CHIRURGIA MINI-INVASIVA O T.S.S. (TISSUE SPARING SURGERY)
La chirurgia mini-invasiva è spesso vista dal paziente come un approccio finalizzato a limitare al minimo l’estensione dell’incisione cutanea e quindi della ferita chirurgica.
La T.S.S. (Tissue Sparing Surgery) si basa non solo su questo concetto ma anche e soprattutto nel rispetto dell’anatomia dei tessuti molli e del tessuto osseo, minimizzando eventuali danni intraoperatori e perdite ematiche perioperatorie, rispettando la cinematica articolare, riducendo il dolore postoperatorio, riducendo i tempi di recupero funzionale ottenendo un miglior “outcome” clinico.
I principi fondamentali di questa nuova “filosofia” applicata alla CHIRURGIA PROTESICA e quindi SOSTITUTIVA possono essere così riassunti*:
- La protesi deve integrarsi nell’articolazione e non sostituirla
- Massimo rispetto per l’anatomia
- Massimo recupero della biomeccanica articolare
- La via chirurgica deve rispettare tessuti molli ed osso
- Le perdite ematiche devo essere minime
- Le mini-protesi sono usate per conservare al massimo il “bone-stock”
- E’ richiesto uno strumentario dedicato
- Vengono usate applicazioni Computer-assistite
- L’interazione osso-protesi è promossa dall’applicazione di fattori di crescita GF (medicina rigenerativa)
- Solo il tessuto patologico è rimosso mentre quello sano viene preservato
*(Regenerative medicine and tissue-sparing surgery (F.Pipino) / J Orthopaed Traumatol (2007) 8:42 DOI 10.1007/s10195-007-0161-1)